giovedì 14 maggio 2009

Introduzione

A Portland chiunque vive come minimo tre vite. Chiunque ha almeno tre identità. Uno magari fà il cassiere in un alimentari,l'archeologo e il motociclista,oppure,il poeta,la drag queen e il commesso in libreria. é difficile beccarli,perchè la gente ricca gira in incognito. Non puoi mai sapere se il tipo tutto trasandato dietro al bancone è abbastanza ricco da comprarsi il negozio,masticarlo e sputarlo via. Le vecchiettine tanto carine di West Hills -quelle in maglioncino-berrettino-guantino in tinta e filo di perle- sono tutte fan sfegatate della pena di morte.La teoria di Katherine Dunn cittadina di Portland ed autrice di "Cuori sgozzati" è che chiunque cerchi di farsi una nuova vita migri a ovest,attraversando l'America verso l'oceano Pacifico. Una volta lì,la città più economica in cui vivere è Portland. Ed è per questo che a Portland si trovano i più scoppiati tra gli scoppiati. La crema dei disadattati. "Cuori sgozzati è ambientato a Portland ed è probabilmente il libro più famoso a cui la città fa da sfondo. Il romanzo è bastao sulle vicende di una famiglia di spostati circensi che si adopera per mettere al mondo figli mutanti con malformazioni congenite per vendere più biglietti. A Portland -dice la Dunn- ogni angolo ha la sua storia. Una volta quando i tuoi amici venivano a visitare Portland-dice Palahniuk-era facile. Prima li prtavi al museo dei manichini Van Calvin. Lì vedevano centinaia di manichini disposti in allestimenti da incubo dentro a un capannone dalla temperatura vulcanica. La stanza preferita di Chuck era quella con settanta bambini nudi e mezzi scassati seduti davanti ad un enorme mobile-televisore che proiettava cartoni animati in bianco e nero. Poi visitavi la Twenty-four Hour Church of Elvis,dove i turisti potevano farsi sposare e umiliare pubblicamente dal minsitro del culto. Poi la Western Bigfoot Society. Poi il museo degli UFO. Poi magari andavi a vedere gli spogliarelli al vecchio Carriage Room. O prendevi la macchina e portavi gli ospiti al Safari Club,per far loro vedere le decine di tigri rare e di leoni e di leopardi, che ora se ne stanno imbalsamati e sporchi di fumo di sigarette in una discoteca. Magari andavi a un party dell' Oregon Guild Activists of S&M (ORGASM),ovvero la corporazione degli attivisti sadomaso dell'Oregon. Alla fine portavi tutti quanti a farsi un giro sulla Samtrak "la ferrovia più piccola del mondo". Erano i bei vecchi tempi,quelli in cui Ronald Reagan e George Bush (il vecchio) avevano talmente tanta paura di anadare a Portland da definirla la "piccola Beirut". Farci un comizio durante una campagna presidenziale significava ritrovarsi gli anarchici radunati in Southwest Broadway,sotto la suite presidenziale dell'Hilton. Quelli si mangiavano dei purè fatti con le patate normali,ma anche con certe tinte di rosso e blu con coloranti alimentari. Poi,quando arrivava il corteo presidenziale,bevevano sciroppo di Ipecac,un emetico,e ricporivano l'hotel di grandi chiazze di vomito rosso,bianco e blu. Oggi Portland è la città natale di Tonya Harding e dell'ex senatore Bob Packwood. Per gli esperti dell'FBI che studiano i serial killer, il Pacific Northwest degli Stati Uniti è "il mattatoio d'America",perchè la gente che ci abita è cordiale e si fida degli altri. C'è sempre un bosco nelle vicinanze. Piove molto,e la roba marcisce in fretta.
Quelle che seguono sono cartoline di Portland. Dagli assasini che ammazzano a colpi d'ascia ai pinguini feticisti delle scarpe. Dalle fumerie d'oppio sotterranee ai giri sulle autopompe dei vigli del fuoco. Sono storie che non troverete su nessun libro ufficiale sulla storia di Portland. Dagli assalti de babbi natali,alla casa autopulente. Ed è solo la punta dell'iceberg di Portland. Leggende. Dicerie. Storie di fantasmi. Ricette. Quello che segue è parte storia e parte leggenda,più un sacco di persone amichevoli,sincere e affascinanti.

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